Perché è poco conveniente scegliere un imbianchino economico? In un periodo dove, oggettivamente, molte famiglie devono stare attente al bilancio, si cerca di risparmiare ovunque. Anche per quanto riguarda la tinteggiatura, c’è una sorta di reticenza nello spendere determinate cifre. E con “determinate cifre” intendiamo le cifre di mercato, normalmente corrisposte a chi fa della tinteggiatura il suo primo lavoro. 

Imbianchino economico: prezzi inferiori alla media di mercato non sono un buon indice

Innanzitutto, qual è la spesa media da mettere in preventivo per il servizio da un professionista? Ebbene, i prezzi dipendono innanzitutto dal tipo di tinta adoperata e dalla superficie da trattare. A livello puramente indicativo, prendendo in considerazione uno spazio di 15 metri quadri, il costo di una:

  • pittura realizzata a calce va da un minimo di 100 e a un massimo di 280 euro;
  • tinteggiatura a smalto va dai 140 ai 340 euro;
  • vernice a tempera va dai 150 ai 220 euro;
  • idropittura va dai 180 ai 370 euro;   

In ogni caso, un artigiano specializzato richiede dai 3 agli 8 euro al metro quadrato. Per avere un quadro d’insieme più dettagliato subentrano una serie di variabili, tra cui il:

  • trattamento per preparare le pareti alla tinteggiatura;
  • tipo e la marca di vernice applicata;
  • tempo necessario ad eseguire il lavoro. 

Come si può già intuire da queste prime battute, il discorso è ampio e contempla diversi fattori. Ma certi segnali permettono di stabilire se la persona chiamata in causa abbia le giuste credenziali. E, salvo rare eccezioni, un imbianchino economico non ne avrà. Nulla contro chi decide di definire un tariffario inferiore rispetto alla concorrenza. Semmai è una constatazione, poiché un tecnico serio, competente e fidato conosce il valore del proprio servizio. 

 

 

Il titolo di studio e la pratica non si possono comprare

D’altronde, secondo ciò che sancisce il testo legislativo italiano, prima di “mettersi all’opera”, occorre conseguire un titolo di studio specifico. Mica “carta straccia”, anzi! È grazie a tale percorso formativo che si acquisiscono le competenze indispensabili per avviare l’attività. 

Ci sono pure dei corsi che danno la possibilità di apprendere particolari procedimenti per eseguire fantastiche decorazioni. Generalmente, in un primo momento, colui che è interessato a intraprendere il mestiere affianca un esperto. Così facendo combina le conoscenze teoriche all’esperienza diretta sul campo. 

Quando c’è da decidere a chi affidarsi, sarebbe buona prassi informarsi degli attestati posseduti dal libero artigiano o dall’azienda prescelta. Nell’eventualità che la ditta abbia meno di 30 dipendenti, è meglio assicurarsi la presenza di un RSPP. Rs…che?! La sigla, acronimo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, sta a indicare il soggetto adibito alla sicurezza sul luogo lavorativo. 

Come opera un professionista

Il primo passo nella tinteggiatura prevede di controllare che la parete in questione sia in ottimo stato. Abbastanza di frequente ci si trova dinanzi a: 

  • dei muri da carteggiare;
  • delle carte da parati da rimuovere;
  • delle macchie dovute a muffe (l’eventualità peggiore).

Pertanto serve una adeguata preparazione alle spalle, sia nella conoscenza dei materiali più adatti da adottare sia nella pratica. Ad esempio, in presenza di muffa, coprirla con una semplice verniciatura non risolverà affatto il problema; piuttosto si correrà il serio rischio di aggravarlo. Un cerotto su una ferita da guerra!

Preventivamente sarà fondamentale eseguire appositi interventi edili quali, ad esempio, processi di bonifica o una mera rasatura. Il risultato finale ne guadagnerà notevolmente in bellezza e resistenza; sarà meno felice il portafogli, visto che il “conto” tenderà giocoforza a salire. Comunque sia, ne sarà valsa la pena.

Imbianchino economico: le tecniche di pittura

Invece di lasciarsi persuadere dall’imbianchino economico e dalle sue “mega offerte” conviene andare a caccia di certezze. Interpellare un professionista per i lavori di tinteggiatura delle pareti, che siano di casa o d’ufficio, dà maggiore libertà. Oltre la classica pittura realizzata con pennelli o rulli, ne consegue l’opportunità di dare vita a decorazioni altamente creative. Le tecniche più diffuse sono:

  • la cenciatura;
  • il rullo decorativo;
  • lo spatolato;
  • la spugnatura;
  • la velatura. 

L’effetto più semplice da ottenere, ed anche quello maggiormente diffuso, è lo spugnato; nella fattispecie l’imbianchino stende la vernice a tinta unita o variopinta, attraverso una spugna marina avente differenti grandezze. 

La cenciatura è invece così chiamata perché viene impiegato uno straccio per tamponare la pittura ed eseguire figure astratte. Al contrario, il rullo decorativo serve a imprimere disegni regolari. Nella velatura il professionista crea un effetto 30 alla parete; un leggero strato di vernice va infatti a sovrapporsi su un sottofondo più chiaro. Infine, con la tecnica dello spatolato si imbianca il muro tramite una spatola, costituendo dei motivi circolari; probabilmente è la più difficoltosa da attuare. È indispensabile la “mano” di un imbianchino davvero abile e non di uno economico, che si vende per poco.

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